E' il caso della signora RR (la chiameremo così) che all'età di trentracinque anni rimane bloccata al letto, non si riesce più ad alzarsi. E dopo diversi sforzi, dolori, riesce a recarsi dal suo medico, il quale le fa chiamare l'ambulanza e la portano in un famoso ospedale della citta' dove le diagnosticano di avere l'ernia al disco. Rimane ricoverata due settimane e i medici vogliono operarla ma la signora RR si oppone, ha paura dell'intervento e soprattutto perché è su di una zona delicata, come la spina dorsale. E così dicendo firma per essere dimessa dall'ospedale con un avvertimento dei medici che le dicono: "Signora se lei non si opera, rischia di rimanere paralizzata!"... Ma RR è testarda, ha paura del bisturi sulla sua colonna ed ha una forte volonta', voglia di farcela senza operazione... Ma i primi tempi non sono facili, come si siede su di una sedia oppure in bagno, ci vuole qualcuno che l'aiuti a rialzarsi... E questo calvario va avanti da mesi. Poi lei e tutto il suo nucleo familiare (composto da marito più due figli di 6 e 8 anni: questa era l'età dei bambini, allora) partono per le vacanze: il marito segue passo passo la moglie, la porta a ballare (balli leggeri), la fa divertire ed RR si riprende dal punto di vista fisico e psicologico. Ma ritornata in città il blocco della schiena ricomincia, finché viene portata d'urgenza al prontosoccorso, ma quì incontra un medico che l'afferra per le spalle e per il dorso e le fa fare diversi movimenti bruschi che le sistemano il disco e tutta la colonna vertebrale. Risultato? la signora si sente bene e non ha bisogno piu' ne di nessun aiuto e ne di nessun intervento chirurgo. Ora RR ha settanta anni e non ha avuto piu' problemi alla schiena (almeno di questo tipo). Aveva quindi ragione in questo caso a non aversi fatta operare. Ma questo è stato solo un caso? ma può valere anche per gli altri casi analoghi? Però noi consigliamo a chi ha questi problemi di seguire un medico e di fare la cura che gli viene richiesta (anche l'intervento chirurgico se è ritenuto necessario).
di SALVATORE D'ANGELO.