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martedì 24 luglio 2012

SABEL MARIEL PRIMA E SECONDA PARTE


SABEL MARIEL... ORA LA SECONDA PARTE!




        SABEL MARIEL
        (“L'arcano Incantato”)


        un'idea di Salvatore D'Angelo,
        scritta da Salvatore D'Angelo.
        ...
        Prima parte: “luccicante!”

        In un lontanto paese dell'india, nel 1900...

        ...Sabel Mariel era una ragazza indiana, di anni venti, molto vivace, intelligente e molto coraggiosa: aveva delle doti che nemmeno lei ne era consapevole . Il nome glie lo aveva dato sua madre, Fiore di Loto: era quello di un personaggio di un romanzo che lei piaceva moltissimo. Sabel con il suo amico, il coetaneo Joshua e la genitrice, erano andati al mercato del paese: con il ragazzo scherzava, giocava, quando si fermarono davanti al fachiro Kaghà, che suonava il piffero davanti ai suoi due cobra. Un'ora dopo la ragazza col suo amico erano in una capanna dove erano nascosti i due serpenti (e altri oggetti che erano serviti ai "mercanti") e nel buio videro luccicare qualcosa... avevano in bocca due gioielli. Sabel Mariel andò subito dal segretario della principessa, lo strano

        Angak e si fece ricevere: riferì alla sovrana che forse aveva visto dove erano nascosti i suoi gioielli preziosissimi che le avevano rubato (la voce si era sparsa tra le persone del popolo). Alcune guardie andarono dal fachiro Kaghà, il quale si difese dicendo che non erano stati i suoi due cobra ad aver ingoiato quei gioielli... erano stati altri animali, ma non i suoi che tra l'altro erano stati portati via dalla moglie. La principessa Isabel, chiese alla ragazza ed al fachiro di rimanere nel suo palazzo come ospiti, almeno per tre giorni: l'indomani ci sarebbe stata una grande festa, il compleanno della sovrana. Nella notte Sabel Mariel, si svegliò e fu stranamente attratta ad andare nelle segrete del palazzo, quando un'enorme figura viscida, nera, gigante, stava sopra alla sua testa... COSA STAVA SUCCENDENDO?...

        Continua --- APPENA SOTTO LE DUE IMMAGINI, IL CONTINUO.





SABEL MARIEL
(“L'arcano Incantato”)


un'idea di Salvatore D'Angelo,
scritta da Salvatore D'Angelo.


Seconda parte: “il gigante”.

La ragazza prese una fiaccola che era sul muro e illuminò gli spazi: aveva la sensazione che qualcosa di minaccioso la stava seguendo... ma ora non c'era nessuno... Toccò il ciondolo che aveva al collo e poi tornò a dormire. Il giorno dopo , nel palazzo fu dato l'allarme che diversi oggetti preziosi erano stati rubati. Il fachiro Kagha' era preoccupato e diceva che aveva degli amici che potevano sorvegliare le stanze anche di notte... Angak, il segretario della principessa, scrutava tutti dal basso in alto. All'improvviso si udì un urlo: una delle serve diede l'allarme che la Isabel era stata rapita, sul suo letto lussuoso c'era un biglietto: “SE VORRETE RIVEDERE LA PRINCIPESSA, CONSEGNATECI I SUOI ORI ED ELLA NON MORRA'!”. Tutto il palazzo era in subbuglio... cos'era successo alla povera principessa Isabel... chi l'aveva rapita? Le guardie avevano interrogato tutti i presenti, Sabel Mariel si era ritirata nella sua stanza, ma arrivata sera ci fu un improvviso black out in tutto il palazzo. La ragazza prese con se degli oggetti, li mise in una sacca e poi corse giù verso le segrete... Urtò contro un uomo nel buio... era il fachiro Kaghà. Lui disse che stava cercando qualcosa per illuminarsi, lei disse che stava cercando di uscire. Si divisero. Lei proseguì per le segrete, accese una fiaccola quando si trovò davanti ad un enorme serpente, un'anaconda. Aprì la bocca e all'interno si vide luccicare degli oggetti (forse erano i gioielli di corte che aveva rubato).

SABEL MARIEL: “Hai rapito tu la prinicipessa Isabel?”

ANACONDA:“Sì, e se non ti fai gli affari tuoi rischi che faccio sparire anche te!”

Il serpente si mise a girare intorno il corpo della ragazza, voleva stritolarla... Quando, di colpo, guardò il collo della ragazza e si ritirò, allontandosi da qualche metro da lei, la quale gli lanciò la torcia addosso e il gigante animale scappò via!

Isabel fu ritrovata svenuta nel giardino del palazzo, rinvenne e si mise in sesto e a palazzo ci fu una gran festa, per la salvezza della giovane donna e per il suo compleanno. Vicino al suo trono c'erano, il suo segretario (Angak) con lo sguardo severo, il fachiro kaghà e la splendida Sabel Mariel: (dietro di lei la madre Fiore di Loto e Joshua) la ragazzà andò sul trono perchè voleva baciarla, quando notò che c'erano strani luccichi che provenivano dalla gola della pricipessa. La ragazza le strappò i vestiti di dosso e sotto di essi la donna aveva la pelle bruciata... Si trasformò nell'anaconda, tutti scapparono e l'animale si arrotolò intorno ai corpi di Fiore di Loto e Joshua.
ANACONDA:“Se non mi dai il gioiello che hai al collo io li ammazzo!”

SABEL MARIEL: “Ecco perchè non mi hai mai uccisa... per via del mio gioiello protettivo? Va bene te lo rendo, ma lascia prima mia madre ed il mio amico...”

Il grosso serpente così fece, i due corsero via e Sabel gli lanciò qualcosa addosso
SABEL MARIEL: “Prendilo...”

Si buttò per terra, mentre l'animale esplose in mille pezzi: non gli aveva lanciato addosso il gioiello, ma una specie di dinamite!

Quello che la perfida Isabel/anaconda aveva fatto a Sabel, era una trappola, voleva vedere chi era la vere erede del trono che aveva la capacità di vedere cosa una persona nascondesse. Voleva, per l'appunto, impossessarsi del suo gioiello che aveva al collo (che rappresentava il suo coraggio e la sua onestà): Sabel Mariel era colei che era destinata al trono ed un antico detto continuava a ruotare come un pensiero intorno alla sua giovane vita, ed era il seguente: “CHIUNQUE SCONFIGGE L'ORRIBILE MOSTRO DELLA CARESTIA, ACQUISTA SAGGEZZA E DIVENTA L'EREDE AL TRONO”.

FINE




riassunto di “SABEL MARIEL (l'arcano incanto)” di Salvatore D'Angelo.



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